E
ora tutti i ricordi aggiunti gli uni agli altri non formano ormai che una
massa, ma non è impossibile distinguerli tra di loro – tra i più antichi e i
più recenti, poi tra quelli che non sono che il ricordo di un’altra persona da
cui li avevi appresi, se non delle fessure, delle crepe vere e proprie, almeno
quelle venature, quelle screziature di colorazioni che in certe rocce, in certi
marmi rivelano delle differenze d’origine, d’età, di “formazione”.
Marcel Proust
Sono tanti gli avvenimenti
che il nostro corpo e la nostra mente subiscono e assorbono. Eventi che a volte
ci trasportano e ci scalfiscono, ci scivolano addosso, lasciano un segno
indelebile nel corpo, nello spirito.
Il
nostro corpo parla, il nostro corpo è un diario della memoria dove tutto resta,
tutto è impresso. Il nostro corpo si evolve e parla rivelando i segni del
passato che hanno lasciato una memoria corporea su di noi.
Nella
performance “Todo lo que se extiende en el aire” Gisela Fantacuzzi ci rivela
tutto questo. Utilizzando diversi linguaggi come la videoproiezione in scena,
la musica e la danza. Le immagini, il suono, ogni suo movimento,.ogni
vibrazione, ogni gesto, sono un tirar fuori quella memoria corporea che
dimentichiamo di avere. Una biografia fisica che lo spettatore scorge da quei
gesti. Un mettersi a nudo condividendo le sensazioni rimaste nella memoria del
corpo attraverso il movimento.
Raccontare il proprio
passato per farci sentire quanto questa impronta condizioni la nostra vita e il
nostro presente.
Durata 50 min aprox.
Crediti
da una idea di: Gisela Fantacuzzi
regia e creazione: Gisela Fantacuzzi | Giandomenico Sale.
performer: Gisela Fantacuzzi | Giandomenico Sale
musiche: Hernán
Vives (frammenti di: Sueño florido #3, #4 e #9 )
Creazione video in scena: Francesca Saraullo
Drammaturgia: Giandomenico Sale dai testi di Marcel
Proust e Gisela Fantacuzzi
Produzione: Compagnia Gruppo E.Motion di Francesca La Cava con il contributo del
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dipartimento dello
Spettacolo dal vivo, della Regione Abruzzo e del Comune dell’Aquila; Frentania Teatri e compagnia Insomnia.
In collaborazione con Associazione
Armunia e Isidora centro danza.
Con il patrocinio morale del
Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires